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Adesso basta! da troppo tempo noi ciechi sopportiamo la quotidiana esclusione dall'informazione visiva in un'epoca in cui l'immagine, veicolata attraverso i media televisivi o sul web, è la fonte più diretta e immediatamente significativa con cui ci viene rappresentato ciò che accade nel mondo.

Poiché due degli scopi che lo Statuto sociale assegna all'Associazione Disabili Visivi (ADV) per l'attività da svolgere,sono la diffusione fra i ciechi della cultura e delle informazioni, nonché l'attenzione ai progressi delle tecnologie elettroniche ed informatiche, abbiamo iniziato con le pressioni presso il Ministero delle Poste per l'equiparazione alla carta puntinata in braille delle cassette magnetiche e poi dei dischetti da computer e dei CD, per ottenere anche ai nuovi supporti di comunicazione e informazione l'esenzione da tasse postali e di raccomandazione, e ciò già nei primi anni '80.

Successivamente, sempre in ossequio agli obblighi statutari, abbiamo perseguito la sempre maggiore autonomia dei non vedenti e degli ipovedenti in tutti i settori delle attività umane,e in particolare nel campo degli ausili per la mobilitàautonoma e sicura Essa rappresenta infatti il ​​minimo comune denominatore per qualsiasi attività, dal lavoro studio, dalla socializzazione allo svago. Ci siamo dedicati quindi all'introduzione dei segnalatori acustici ai semafori, all'eliminazione degli ostacoli che ingombrano i nostri marciapiedi, all'ideazione e poi alla diffusione dei segnali e piste tattilo-plantari in tutti gli ambiti,come nel tessuto cittadino,in interni di uffici pubblici e strutture private aperte al pubblico, strutture ricettive e impianti balneari..

Queste attività e le numerose altre che non citiamo cper non prendere troppo stazio, sono tuttora fondamentali per noi e le stiamo perseguendo sia con operazionidi "moral suasion" e, dove non si arriva con la persuasione,allora si interviene con i giudici,amministrativi o della giurisdizione civile.

All'inizio abbiamo detto che siamo stufi di dover vedere scorrere, ma solo con l'immaginazione, lioni di immagini che rappresentano porzioni delle realtà nazionale o internazionale, positiva o per lo più negativa, a testimonianza di fatti o misfatti, di eventi naturali o provocati dall'uomo, ma tutte portatrici di una realtà.

Tendiamoci,non siamo così ingenui da non sapere che le foto possono essere manipolare ed essere quindi delle "Fake news", ovvero essere originali ma che hanno un significato diverso da quello che si vuole denunciare, ad esempio perché vanno correttamente contestualizzate, potendo quindi assumere in tal modo un ben diverso significato.

Tuttavia, quando la loro autenticità viene garantita da una fonte affidabile, esse, e ancora di più i filmati, forniscono informazioni dettagliate e spesso decisive.

Di conseguenza, da diversi mesi, sia su segnalazione degli associati, molto scarse in verità a causa della proverbiale pigrizia della maggior parte di loro, sia su iniziativa personale,ho iniziato a segnalareai dirigenti dei vari settori della RAI le sistuazioni più stridenti di violazione dei nostri diritti sanciti sia da leggi dello Stato(Legge antidiscriminazione, N. 67 del 2006), sia dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, convertita in norma del nostro ordinamento giuridico con L. n. 18 del 2009.

Come negli altri casi in cui le nostre legittime richieste non vengono ascoltate, anche nel caso che qui vi stiamo rappresentando, abbiamo ricevuto solo promesse generiche e dichiarazioni di aver rispettato il contratto di servizio con il Ministero. A nostro avviso non è corretto osare la precedenza ai fumetti giapponesi o italiani che siano, e non render comprensibili le immagini dei corrispondenti di guerra presenti sui vari scacchieri di massima tensione a livello mondiale o non tradotta in italiano e in voce le interviste rilaciate dai Capi di Stato direttamente interessato.

Affinché possiate farvi un'idea diretta dei problemi che vi ho esposto, vi presentiamo l'ultimo scambio di corrispondenza con la RAI, mentre vi avvertiamo che inizieremo ben presto ad occuparci anche degli inadempimenti ben più gravi degli altri gestori di canali televisivi, i quali sembrano proprionon essere accorti dell'esistenza di telespettatori, o meglio,teleascoltatori che non possono vedere lo schermo.

Ecco le lettere in questione:

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On.le Ministro Economia e Finanze

Giancarlo Giorgetti

- On.le Ministra per le Disabilità

Alessandra Locatelli

- Spett.le RAI

Ai Vertici aziendali e ai Direttori di struttura

- Alla Presidente CNU Consiglio Nazionale Utenti

Sandra Cioffi

-Alla Presidente

Commissione di Vigilanza RAI

Barbara Floridia

epc:

- Ai Presidenti nazionali FISH e FAND

Ai Presidenti delle Associazioni della categoria

Roma, 26 ottobre 2023

prot. 2853/GN/ff/@/PEC

Oggetto : Costante e ingiustificata violazione del diritto delle persone con disabilità sensoriali di non essere discriminate nell'informazione televisiva. Necessità di rendere comprensibili a tutti, mediante gli opportunità ausili già esistenti, in particolare i servizi di attualità geo-politica ed economica. Ricorso all'Autorità giudiziaria ai sensi della Legge n. 67/2006 in caso di prosecuzione dei comportamenti lesivi dei diritti delle persone con disabilità.

Onorevoli Ministri, gentili Signore, egregi Signori,

si precisa che lo scrivente Associazione di promozione sociale e culturale a livello nazionale, ha fra gli scopi statutari la tutela anche giurisdizionale dei diritti dei non vedenti e degli ipovedenti italiani ed è iscritta con Decreto del Ministro per le Disabilità, nell'albo delle associazioni e degli enti legittimati ad agire per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni.

Lamentiamo fortemente che, malgrado i richiami al rispetto delle leggi esposti vigenti nelle sedi istituzionali che sono competenti per la materia e nelle quali siamo rappresentati (Consiglio Nazionale Utenti, Comitato paritetico MISE-RAI-Associazioni, che purtroppo non si discussione da tempo) e diverse lettere dirette alla RAI, fra cui in particolare quella del 18 aprile ca inviata a mezzo PEC (ricevuta di accettazione del 18/04/23, ore 13:28:26), alla quale ingiustificatamente non è stato dato alcun riscontro, i nostri associati segnalano, cosa da noi personalmente constatata, il perdurare della discriminazione ai danni delle persone con disabilità sensoriali (ciechi, ipovedenti e sordi).

Per questi ultimi, il vulnus sta nella mancanza della sottotitolazione e nella traduzione nella Lingua dei segni italiana (LIS) di servizi giornalistici e di interviste di notevole valore politico, economico o culturale al di fuori dei Telegiornali loro dedicati .

Per quanto riguarda i disabili della vista, in trasmissioni di piena attualità e di enorme interesse per la comprensione delle tragedie che sono in corso in varie parti del mondo, anche a noi assai vicine, siamo stati esclusi dalla fruizione di testimonianze cruciali, come quelle fornite dalle vittime dei massacri in Israele del 7 ottobre o dei palestinesi di Gaza o ancora di personalità politiche di primo piano. Ciò, in quanto si è omesso di fornire, oltre alla traduzione scritta in sovraimpressione, ovviamente per noi inutile, anche quella in voce, lasciando in secondo piano l'originale, come spesso viene fatto in altre occasioni. Ancora meglio sarebbe l'audiodescrizione sul canale dedicato ai non vedenti, fornendo in tal modo anche la descrizione sommaria delle immagini, spesso decisivo per formarsi un'opinione, e dalle quali noi non vedenti siamo completamente esclusi. Tali accorgimenti sono agevolmente fattibili per la messa in onda di brani preregistrati, ma lo sono anche per le testimonianze in diretta, dato che non è necessario che l'interprete sia sul luogo dell'intervista.

In tal modo chi non conosce l'inglese o non lo conosce in modo sufficiente per comprendere un parlato veloce, si sente frustrato ed escluso dalla possibilità di farsi un'idea diretta delle così contestate interpretazioni degli eventi.

Mi riferisco in particolare e soltanto per le ultime due settimane, a trasmissioni come "TG 2 Post" e "in mezz'ora di RAI 1.

Sull'edizione di domenica 13 ottobre di quest'ultima si è concentrata il malcontento dei non vedenti, dato che per la splendida conduzione di Monica Maggioni e il ritmo incalzante da lei sollecitato alla regia, presentando così in diretta tutti gli eventi nelle varie aree cruciali, nonché per la bravura e il coraggio dimostrato dai telecronisti, essa è stata da molti di noi valutata come degna del Premio Pulitzer. Maggiore, quindi, la nostra delirio per la "censura" subita.

Questa discriminazione è ancora più grave, come ho già scritto, trattandosi di argomenti culturali, sociologici e politici, essenziali per la conoscenza di ciò che sta dietro alle semplici notizie acquisibili da un telegiornale o da un giornale radio e indispensabile per la formazione civica e politica di una persona, in autonomia di giudizio.

Siamo ben consapevoli degli sforzi del Servizio pubblico per renderli accessibili trasmissioni di intrattenimento, come i film e le telenovele, quasi tutte dotate di audiodescrizione, certamente apprezzate dai non vedenti, ma non vorrei che si ritenesse che siano pochi, fra il milione e mezzo di persone con deficit visivo maggiore o minore quelli che sono interessati alla politica interna e agli avvenimenti internazionali che si riverberano pesantemente anche sul presente e sul futuro dei singoli.

E' anche possibile che il monte orario complessivo di programmi audiodescritti copra l'impegno derivante dal contratto di servizio della RAI, ma questa determinazione pattizia non può in nessun caso incidere sul diritto soggettivo di accedere alle trasmissioni televisive sancito dall'Ar. 1.(b) della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificato dall'Italia con Legge n. 18/2009, né sul diritto del singolo disabile o dell'associazione che lo rappresenta ad avvalersi della Legge antidiscriminazione.

Ci auguriamo fortemente che, nello stesso modo in cui, a seguito delle richieste della scrivente Associazione, abbiamo ottenuto l'indicazione a voce dei nomi e del gruppo di appartenenza dei parlamentari che presentano interrogazioni a risposta immediata, come anche, ma molto parzialmente, la pronuncia a voce di "sottopancia "o altre informazioni Fornite in sovraimpressione, così non capiti ancora di dover subire delle situazioni frustranti come quelle sopra descritte, almeno per argomenti di estrema rilevanza.

L'esasperazione di alcuni nostri associati per la prosecuzione delle discriminazioni nei loro confronti, dovute anche alla mancata risposta alle le nostre precedenti sollecitazioni, è giunta al punto di chiedere ai nostri organi direttivi di dar seguito all'obbligo statutariamente previsto di tutelare i diritti degli associati anche in via giurisdizionale, sperando il ricorso all'Autorità Giudiziaria ai sensi della Legge n. 67/2006, vieni modificato dall'Art. 28 del Dlgs n. 150/2011.

In attesa di una risposta auspicabilmente positiva e impegnativa della RAI, invio distinti saluti

Il Presidente Nazionale

Prof. Avv. Giulio Nardone

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La risposta della RAI è arrivata abbastanza presto, ma conteneva le solite dichiarazioni di essere sempre sensibili ai nostri problemi e ad assumersi impegni generici, costavano la mancanza di traduzione in voce e di descrizione delle immagini, a difficoltà tecniche, cosa poco credibile con i potenti mezzi che hanno a disposizione.

Mi stavo preparando a rispondere in tal senso,quando si è verificato un episodio veramente eclatante che mi ha rafforzato nel proposito di non più sopportare tali abusi e avvisarli che stavamo trasferendo la pratica ai nostri legali.

Qui di seguito la mia replica.

-

Al Direttore Pubblica Utilità RAI

Dott. Giuseppe Sangiovanni

epc

Ai Vertici RAI

- Alla Presidente del CNU Consiglio Nazionale Utenti

- Alla Presidente Commissione di Vigilanza RAI

- Ai Presidenti nazionali FISH e FAND

Ai presidenti delle associazioni della categoria

- Alle Agenzie giornalistiche

Roma, 17 novembre 2023

prot. 2858/GN/ff/@/PEC

Oggetto: Replica a Vs. nota del 02/11/23. Persistente e quotidiano discriminatorio che esclude i non vedenti dal comportamento più diretto conoscenza dei problemi geo-politici di estrema attualità. Conseguente grave frustrazione per essere privati ​​non solo delle immagini-chiave fondamentale in appoggio all'una o all'altra tesi, ma addirittura dei discorsi delle più importanti personalità mondiali, tradotti in sovraimpressione soltanto visiva. Preavviso di ricorso alla giustizia civile per la tutela dei diritti dei non vedenti italiani.

Egregio Direttore Sangiovanni,

rispondendo alla Sua cortese del 2 novembre us

Prendo atto dei già più volte ripetuti impegni a una maggiore accessibilità dei programmi televisivi ai non vedenti e do atto alla RAI di aver fatto qualcosa nella giusta direzione.

Ma devo fare alcune precisazioni:

- Non più del 20% dei 150 mila non vedenti ha le attrezzature informatiche e le capacità necessarie per consultare RAI Play, che presenta qualche difficoltà anche per chi riesce a navigare in altri siti. Quindi una grande la maggioranza dei non vedenti risulta privati ​​della possibilità di aggiornarsi in tempo reale sull'attualità ed è estremamente frustrante ascoltare un audio incomprensibile e sapere che sul video appaiono immagini di estremo interesse la cui comprensione è agevole per milioni di persone, ma proibita per noi non vedenti.

L'ultimo eclatante esempio si è verificato l'altro ieri sera, mercoledì 15 cm, nel corso del programma "RAI 2 Post", quando sono andate in onda le immagini (ovviamente già precedentemente in possesso degli autori)dei famosi tunnel di Hamas, descritti in inglese senza audiotraduzione su canale dedicato, presentato in video con i tempi molto rapidi dettati dall'intervistato che non poteva consentire neppure la lettura ad alta voce a vantaggio di quei ciechi che hanno la fortuna di vivere con una persona normo vedente che non sia un bravo oratore.

- Non si tratta quindi di "sensibilizzare" gli editori aziendali, ma di condizionare l'accettazione dei loro prodotti alla piena accessibilità per tutti, non essendo più accettabili che le persone con disabilità visiva siano private dell'informazione di stretta attualità, degli argomenti di cui si parla in ogni ambiente, lavorativo, scolastico e, in genere, di comunicazione sociale, lasciandoli doppiamente ciechi, fisicamente e mentalmente.

Di conseguenza, dopo averVi avvertito diverse volte, per la cortesia dovuta Ai nostri rapporti sempre improntati allo spirito collaborativo, devo comunicarvi di aver ricevuto mandato dagli organi direttivi della scrivente Associazione di presentare ricorso al giudice per discriminazione ai sensi della Legge n. 67/2006, in osservanza dell'obbligo statutariamente previsto di tutelare i diritti dei non vedenti italiani.

In ogni caso, ritenendo sempre opportuno il dialogo, accolgo la proposta di un incontro su piattaforma web, chiedendoVi di proporre alcune date.

Distinti saluti

Il Presidente Nazionale

Prof. Avv. Giulio Nardone

Trasmissioni RAI con audiodescrizione

Programmi RAI audiodescritti dal 3 al 8 settembre

Foto di un televisore acceso
Foto di un televisore acceso

Questo l'elenco delle trasmissioni con il servizio di audio descrizione in onda sulle reti RAI dal 3 al 7 settembre

03/09/2024

  • RAIUNO - ore 14.05
    CHE DIO CI AIUTI 2
  • RAIUNO - ore 21.25
    MÀXIMA (1° Visione)
  • RAITRE - ore 20.50
    UN POSTO AL SOLE
  • RAIPREMIUM - ore 05.55
    È ARRIVATA LA FELICITÀ puntata 5
  • RAIPREMIUM - ore 09.20
    UN POSTO AL SOLE 27 puntata 209,210
  • RAIPREMIUM - ore 12.10
    IL RESTAURATORE 2 puntata 5,6
  • RAIPREMIUM - ore 19.25
    SORELLE puntata 2
  • RAIPREMIUM - ore 21.20
    NON MI LASCIARE puntata 4
  • RAIPREMIUM - ore 23.15
    IMMA TATARANNI – SOSTITUTO PROCURATORE 2 puntata 7
  • RAIMOVIE - ore 05.00
    IL BAMBINO NASCOSTO
  • RAIMOVIE - ore 10.30
    BIANCANEVE
  • RAIMOVIE - ore 23.10
    CENTO GIORNI A PALERMO

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Numeri telefonici utili al tempo del coronavirus

TAMPONI IN FARMACIA A ROMA E NEL LAZIO. - L'ELENCO COMPLETO E GLI INDIRIZZI.

lo scorso 10 novembre 2020 è stato siglato l'accordo tra Regione Lazio e le associazioni di categoria dei farmacisti su dove è possibile effettuare test rapidi antigienici e test seriologici.
I test avranno un prezzo massimo di 20 euro per i seriologici e 22 euro per l'antigenico. Sono infatti oltre 100 le prime farmacie che hanno iniziato ad eseguire i test eseguendone ad oggi circa 3mila.

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Associazioni romane che consegnano spesa e farmaci a domicilio.

Ci auguriamo che non siano necessarie, ma il timore che Roma sia destinata a conoscere un'altra fase di confinamento esiste e allora è meglio essere preparati.

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Servizi e numeri utili ai tempi del coronavirus aggiornati al 17 maggio.

  • Numero di pubblica utilità  - Covid-19:
    1500
  • PROTEZIONE CIVILE VOLONTARIATO
    800 85 48 54
  • CROCE ROSSA ITALIANA
    800 06 55 10
  • SALA OPERATIVA SOCIALE
    800 44 00 22
  • supporto psicologico:
    800.833.833
  • EMERGENZA INFANZIA:  
    114

Servizio rivolto a tutti coloro che vogliono segnalare una situazione di pericolo e di emergenza in cui sono coinvolti bambini e adolescenti.

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Aiutarci a Milano:

un servizio di supporto per la distribuzione di spesa, pasti e alimenti per animali tramite un call center e una rete di volontari sul territorio.

02 23 05 82 79


Niguarda Rinasce:

fornisce supporto psicologico e informazioni mediche a tutti i cittadini anziani, soli, ammalati e disabili in zona Niguarda a Milano.

02. 80 89 86 45

Numeri operativi su tutto il territorio di Roma

CROCE ROSSA ITALIANA (per spesa o farmaci) 800 06 55 10
SALA OPERATIVA SOCIALE 800 44 00 22
CARITAS ROMA OPERATIVO TUTTO IL GIORNO 339 349 23 75
ACLI ROMA (SPESA E MEDICINALI PER OVER 70) 344 240 23 33
SUPPORTO PSICOLOGICO 342 07 20 415

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