Lo scopo è di garantire la continuità delle cure e dei servizi di supporto in Europa durante la pandemia di COVID-19, attualmente sospesi.
Coronavirus Response Investment Initiative (CRII) significa Iniziativa di Investimenti in risposta al Coronavirus ed è
l’iniziativa lanciata dalla Commissione europea
per mobilitare la politica di coesione e aiutare gli Stati membri e i cittadini europei.
Per l’Italia saranno utilizzabili fondi europei, da investire in attrezzature mediche e sanitarie, ammortizzatori sociali, assunzioni di personale e capitali per le imprese.
In una lettera pubblicata oggi, 45 deputati del Parlamento europeo chiedono che l'Iniziativa di Investimento in Risposta al Coronavirus assicuri finanziamenti per i servizi di supporto e di assistenza alle persone con disabilità.
La lettera, firmata da 45 deputati del Parlamento europeo provenienti da 17 paesi e appartenenti a 7 gruppi politici, richiama l'attenzione sull'allarmante mancanza di finanziamenti per i servizi di assistenza e di sostegno alle persone con disabilità. La lettera sottolinea che la maggior parte delle organizzazioni si è adattata e continua a fornire servizi, ma deve far fronte alla mancanza di accesso ai finanziamenti necessari, a causa della rigidità dei contratti sottoscritti con le autorità che impediscono di adattare i servizi rigidamente previsti nei capitolati alle esigenze imposte dalle norme sul distanziamento sociale, con la conseguenza che i servizi vengono interrotti, privando i disabili e le loro famiglie di ogni assistenza e i lavoratori del loro posto di lavoro. E ciò, oltre ai cronici ritardi nei bandi di finanziamento.
Gli eurodeputati chiedono in particolare alla Commissione europea di "dare inizio a nuove azioni per mobilitare gli investimenti e le risorse essenziali per garantire la continuità delle cure e dei servizi di supporto". I deputati chiedono inoltre che "l'Iniziativa di Investimento in Risposta al Coronavirus (CRII e CRII+) includa pertanto indicazioni specifiche al fine di aiutare gli Stati membri a garantire che tali risorse, incluso il Fondo Sociale Europeo, vengano utilizzate per sostenere le persone con disabilità e le altre persone che necessitano di sostegno".
Ed ecco il testo della lettera:
All'attenzione del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel e del Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen
In copia: la Commissaria per l’Uguaglianza Helena Dalli, il Commissario per l'Occupazione e i Diritti Sociali Nicolas Schmit, la Commissaria per la coesione e le riforme Elisa Ferreira
Caro Presidente del Consiglio europeo Charles Michel
Gentile Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen,
Molteplici organizzazioni internazionali, come l' Organizzazione mondiale della sanità, le Nazioni Unite e il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa , nonché il Forum europeo sulla disabilità e l'Associazione europea dei fornitori di servizi per le persone con disabilità (EASPD) hanno messo in evidenza la minaccia ai diritti umani delle persone con disabilità e di altre persone con esigenze di supporto dovute al COVID-19, in particolare a causa delle difficoltà di accesso ai servizi di assistenza e supporto.
La chiusura di migliaia di servizi di assistenza e supporto in tutta Europa influisce sulle condizioni di vita di milioni di persone con disabilità in Europa, delle loro famiglie e dei loro caregiver, nonché degli 11 milioni di professionisti che lavorano in questi servizi e che sono a rischio di perdere il lavoro.
Il motivo principale della chiusura di numerosi servizi di assistenza e supporto - spesso da parte di organizzazioni senza fini di lucro e guidate dagli utenti - è la mancanza di finanziamenti garantiti da parte delle autorità pubbliche, compreso l'uso di fondi UE come il Fondo sociale europeo. A causa della pandemia, molti servizi si sono rapidamente adattati per garantire assistenza e supporto nelle attuali circostanze e regole (distanza sociale, ecc.). Il fatto che questo adattamento non fosse previsto nei loro contratti pre-crisi con le autorità (e le autorità non offrono flessibilità) sta causando incertezza e mancanza di accesso ai finanziamenti necessari; mettendo così a rischio la continuità delle cure e dei servizi di supporto.
Pertanto, chiediamo alla Commissione europea di intraprendere nuove azioni per mobilitare investimenti e risorse essenziali per garantire la continuità delle cure e dei servizi di supporto, in linea con i principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e il Pilastro Europeo di Diritti Sociali. L'Iniziativa di Investimento in Risposta al Coronavirus (CRII e CRII +) deve pertanto includere orientamenti specifici per aiutare gli Stati membri a garantire tali risorse, compreso il Fondo Sociale Europeo, che sono utilizzate per sostenere le persone con disabilità e altre persone con esigenze di sostegno.
Raccomandiamo inoltre sforzi mirati per garantire che sia i professionisti in prima linea nella cura e nel supporto sia gli utenti che essi supportano abbiano accesso ai dispositivi di protezione individuale, consentendo loro di lavorare in sicurezza.
Vi ringraziamo anticipatamente per la vostra considerazione
Seguono 45 firme.